
Al ‘Corriere’ i genitori dichiarano fieri che il piccolo Ettore è in grado di leggere da solo tutti i giornali, che conosce i nomi dei ministri e delle massime cariche dello Stato. Fedele alla sua ‘antica’ passione per i nomi dei farmaci, sarebbe addirittura in grado di consigliare il medicinale adatto a seconda del tipo di disturbo. Dulcis in fundo, il bambino è in grado di consultare il televideo e di consigliare ai genitori i programmi televisivi da guardare .
Pare invece che Ettore non dimostri nessun particolare interesse per i giochi e per le storie per bambini. Sono troppo banali e noiosi per lui.
Ora, nessuno sa cosa ci trovi di così interessante un bambino di tre anni nel resoconto quotidiano delle nefandezze d'Italia e del mondo, quale misterioso fascino abbiano per lui i nomi di Alfano, di Schifani o di D'Alema, quanta gioia gli provochi sapere a cosa servono la Tachipirina o il Buscopan.
Di certo il piccolo Ettore, come spesso accade ai bambini prodigio, rischia di diventare un adulto parecchio triste.
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