Secondo la Pravda, alcuni tecnici Russi si sono offerti di aiutare gli americani a chiudere la falla che si è aperta dopo l’esplosione della piattaforma petrolifera della British Petroleum.
Per farlo propongono una tecnica incredibile: fare esplodere alcune cariche nucleari sotto il fondale con lo scopo di provocare uno spostamento delle rocce e il conseguente arresto del petrolio.
I russi non parlano per sentito dire. Gli stessi scienziati hanno candidamente ammesso di avere praticato questa soluzione almeno tre volte. Naturalmente in segreto.
Dagli anni 60 in poi hanno fatto esplodere a fini 'benefici' bombe sotterranee da 40 e 60 chilotoni, cioè molto più potenti di quella di Hiroshima. Solo in un caso non si è ottenuto il risultato sperato.
Naturalmente i Russi si farebbero pagare caro, ma solo per il Know How. Per la bombetta nucleare da fare saltare sott’acqua, gli americani avrebbero solo l’imbarazzo della scelta.
Riassumendo: i Russi si offrono di aiutare gli Americani, ma per farlo devono far saltare una bomba nucleare ad appena qualche chilometro dalle loro coste.
È proprio vero che il mondo si è ribaltato.
Se vent’anni fa qualcuno avesse proposto una sceneggiatura del genere per un film di fantascienza, l’avrebbero preso per pazzo.
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